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IRIDOLOGIA

L’Iridologia è un metodo di analisi che si riferisce alla parte colorata dell’occhio e ha come obiettivo la valutazione di eventuali squilibri psico-fisici dell’organismo umano.
L’esame iridologico è un prezioso strumento che si rileva utile come mezzo preventivo, perché in grado di svelare con anticipo l’instaurarsi di squilibri funzionali ed organici molto prima che ne appaiono i sintomi clinici.
In particolare l’Iridologia permette l’osservazione del terreno della persona, ovvero della predisposizione ad alterazioni funzionali ed organiche.
Verificando la struttura della trama iridea ed i segni ad essa correlati, è così possibile risalire alla costituzione genotipica e valutare l’impatto delle variabili esterne.
L’esame iridologico fornisce precise informazioni riguardo l’equilibrio psico-neuro-endocrino, l’entità del sovraccarico tossiemico, la capacità di eliminazione dei residui metabolici. Questo rende possibile l’attuazione di un programma di prevenzione prima che il disturbo si manifesti (diverso stile di vita, norme igienico sanitarie corrette, sana alimentazione, terapie disintossicanti). Una o due visite all’anno sono sufficienti per realizzare una buona prevenzione. L’esame iridologico è consigliato anche a tutte le persone che presentano stati di ansia, forte emotività, tendenza all’ ipocondria e disturbi psicosomatici.

LA COSTITUZIONE MISTA
(o BILIARE)
a cura del Dott. Valerio Ballardini



Chi non ha mai sentito dire il detto “gli occhi sono lo specchio dell’anima”?
Per noi iridologi gli occhi sono anche “lo specchio del corpo”.
L’Iridologia studia il modo in cui lo stato di salute e le condizioni dell’organismo si rivelano negli occhi, e in particolare nell’iride. Per qualcuno ciò potrà sembrare incredibile, eppure la maggior parte delle persone sa che gli occhi possono comunicare. Una madre sa capire, ad esempio, se il figlio non sta bene, se è felice o triste, solo guardandolo negli occhi; praticamente tutti sappiamo intuire se una persona è felice o triste, sana o malata dallo stato dei suoi occhi. Vi sono inoltre molti modi di dire sul “linguaggio degli occhi”, per esempio: “occhi dolci” “occhi cattivi”, “occhi spenti”, “occhi verdi di gelosia” e così via. Si, gli occhi comunicano, gli occhi parlano!
Il cervello è il computer del nostro corpo, le iridi sono gli schermi, i display che registrano e mostrano i messaggi del computer. Esse incorporano un precoce sistema di allarme che evidenzia irritazioni, infiammazioni ed alterazioni tessutali nell’organismo. L’Iridologia non si interessa delle malattie, ma di ciò che le determina, ed è da lì che si inizia il lavoro. Questa è la ragione per cui l’Iridologia è analitica piuttosto che meramente diagnostica: non identifica ne dà nomi alle malattie, ma identifica mutamenti nei tessuti dell’organismo che si riflettono in segni e pigmentazioni nello stroma irideo. L’Iridologia ci insegna che siamo responsabili per lo stato di salute del nostro organismo, e che tale responsabilità non può essere interamente demandata ad altre persone.

Concetto di costituzioni in Iridologia
La Costituzione iridea è geneticamente determinata ed è l’espressione delle potenzialità che definiscono l’individuo, è l’impronta psico-fisica che contraddistingue gli individui per tutta la vita. La struttura anatomica, quella fisiologica, morfologica, le reazioni biochimiche ed i fattori ambientali, influenzano la Costituzione. Dunque, il concetto di Costituzione iridea è un concetto di predisposizione al manifestarsi di determinati problemi o squilibri, ma non potremo mai affermare in modo categorico che il soggetto svilupperà una certa patologia.
La classificazione secondo le costituzioni abbraccia tutte le iridi esistenti, vale a dire che si appartiene sempre ad un certo tipo o sottotipo, ed ognuno di questi presenta predisposizioni specifiche e persino un modo specifico di guarire.
Il concetto di Costituzione si collega a quello del tipo patologico o diatesi della medicina omeopatica, alla medicina funzionale, o alla moderna scuola francese della medicina del terreno. Le Costituzioni iridee vengono classificate in funzione del colore di base fondamentale geneticamente determinato dell’iride, colore fondamentale che è irreversibile e permanente per tutta la vita. Nello studio delle Costituzioni iridee prenderò in considerazione la nuova e recente classificazione proposta dal maestro Willy Hauser, iridologo tedesco di fama internazionale, allievo e continuatore dell’opera del grande Josef Deck. Seconda questa classificazione esistono tre grandi gruppi che possono essere così definiti: Costituzione Linfatica, Costituzione Ematogena, Costituzione Mista. Ognuno di questi gruppi annovera diversi sottotipi costituzionali, specifici o comuni.

La costituzione mista o biliare
La Costituzione Iridologica Mista ( o Biliare ) rappresenta una fase di transizione fra quella ematogena ( iride marrone ) e quella linfatica ( iride azzurra ). Lo stroma irideo finisce per acquisire tonalità in parte verde, in parte azzurro, o marrone-arancio. Probabilmente il carattere dominante nella trasmissione del colore di base dell’iride si esprime solo parzialmente, con dominanza incompleta. Le iridi miste presentano uno strato pigmentario debole sopra una base azzurrata, la quale si lascia intravedere attraverso lo strato pigmentario superiore ( o stroma ).
Solitamente si osserva una eterocromia centrale di colore marrone ( ovvero una colorazione marrone che occupa la zona centrale dell’iride ).
Essendo presenti contemporaneamente i caratteri genetici sia della Costituzione Linfatica sia di quella Ematogena, ciò determina la possibilità che il soggetto sia predisposto a problemi delle mucose, delle sierose, del sistema linfatico, a patologie reumatiche e renali ( definita da Theodor Kriege come “tendenza reumatico-catarrale” ) e nello stesso tempo a problemi metabolici, con particolare riferimento alle funzioni metaboliche del fegato, nonché ai problemi correlati ad una difficoltosa utilizzazione del ferro e della vitamina B12, con tendenza all’anemia. Ovviamente per quantificare queste potenziali predisposizioni bisogna valutare la percentuale di caratteristiche linfatiche ed ematogene presenti. Quindi, una iride mista prevalentemente marrone tenderà maggiormente a problemi metabolici, mentre una più azzurra che marrone sarà predisposta a problemi mucosi, sierosi ed immunologici. Oltre ai disturbi caratteristici delle due Costituzioni “madri”, caratteristici sono i disturbi a carico dell’apparato digerente, riferibili ad un’alterazione della flora batterica intestinale. Tale predisposizione sembra dipendere da un’insufficiente produzione di enzimi digestivi da parte del pancreas e di bile da parte del fegato. In tali condizioni i cibi non vengono digeriti correttamente e compaiono in quantità superiori alla media nel tratto intestinale basso, ovvero nel tenue distale e nel colon. Conseguenza di tale fenomeno è l’alterazione della flora batterica intestinale con produzione eccessiva di cataboliti batterici, glucidici e proteici. L’aumento della flora intestinale, con prevalenza di determinati ceppi batterici su altri causa una condizione nota con il termine di “disbiosi”, caratterizzata dalla comparsa di meteorismo, flatulenza, dispepsia, dolori addominali, stipsi o diarrea.
Inoltre una disbiosi intestinale può avere come conseguenza un’insufficiente produzione di vitamine del gruppo B e di vitamina K con comparsa di segni di ipovitaminosi come l’astenia, le dermatiti, le nevralgie e l’anemia.

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